giovedì 7 marzo 2013

Gli autori di Altrisogni: Uberto Ceretoli e i meccanismi di storytelling

Altrisogni 5 ospita il racconto La magia degli abitatori del prima scritto da Uberto Ceretoli, prolifico autore amante del fantastico che ha all'attivo diversi romanzi e che, per la prima volta, arriva sulle pagine della nostra rivista. Il suo è un racconto sci-fi che contiene suggestioni e riferimenti alla fantascienza di altri tempi, un'opera che pare ammiccare in direzione di serie TV a noi care, come Ai confini della realtà. Un racconto lungo, che parla di una scoperta e di un'indagine, con protagonisti davvero particolari.

Valentina Sanseverino ha incontrato Uberto per conto di Altrisogni e gli ha rivolto le tre domande che costituiscono il "giogo" sotto cui deve passare ogni autore che pubblica sulla nostra rivista. Ecco la micro-intervista che ne è scaturita.



Altrisogni: La magia degli abitatori del prima potrebbe far parte di una narrazione più lunga. Come decidi se uno spunto diventerà un racconto o un romanzo?


Uberto Ceretoli: Ogni mio scritto parte da un messaggio per il lettore, una riflessione da porre alla sua attenzione: più tale riflessione è complessa, più l'opera avrà bisogno di respiro narrativo, più è immediata minore sarà, brutalmente, il numero di caratteri. Riguardo La magia degli abitatori del prima volevo scrivere qualcosa per Altrisogni e cimentarmi in un racconto, se avessi avuto materiale per un romanzo avrei sviluppato l'idea e cambiato soggetto per Altrisogni.

A.: Quale approccio utilizzi quando devi lavorare a una nuova ambientazione per una storia?

U.C.: Mi chiedo quali generi risultano migliori per il messaggio. La storia scritta per Altrisogni ha richiesto compromessi con il genere della rivista: niente elfi e nani, per esempio, ma un genere fantastico, horror o fantascientifico. L'ambientazione è venuta di conseguenza. Dopo procedo a ritroso dal finale ponendomi tutte le domande necessarie allo sviluppo logico della narrazione, il che implica tratteggiare non solo i personaggi ma anche e soprattutto l'ambiente sociale che li circonda.

A.: Ormai hai una certa esperienza nella costruzione di universi fantastici. Come si sospende l’incredulità del lettore?

U.C.: I lettori hanno gusti molto diversi e sospenderne l'incredulità con i "connotati descrittivi" diventa soggetto a gusti e conoscenze narrative pregresse del lettore: puoi descrivere un mostro che per alcuni è raccapricciante e ad altri risulta ridicolo. Ho scoperto che non posso aggrapparmi solo al senso di meraviglia destato da creature o luoghi e perciò, per i racconti, ho scelto l'espediente di condurre i personaggi (e con loro i lettori) verso un finale inatteso, o perché la narrazione rema dalla parte opposta, o perché rema verso un ignoto imperscrutabile i cui contorni si definiscono soltanto alla fine.




Il sigillo della terra (Asengard, 2009)
è il secondo volume della saga fantasy
I quattro sigilli di Uberto Ceretoli.
Domande e risposte sono molto pertinenti e legate ai contenuti del racconto di Uberto. Contenuti che, per la loro stessa natura, non possiamo svelare ulteriormente, o rischieremmo di rovinare la sorpresa. La magia degli Abitatori del Prima ci ha sorpresi e incuriositi sin dalla prima lettura. Siamo sicuri che farà altrettanto con i nostri lettori. Lo trovate su Altrisogni n.5.

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