lunedì 20 maggio 2013

Gli Incroci di Dario e Claudia per Altrisogni 6


È con immenso piacere che pubblichiamo in Altrisogni 6 il racconto fantascientifico Incroci, scritto a quattro mani da Dario Tonani e Claudia Graziani. Continua così la serie di racconti "a invito" di autori italiani affermati, iniziata su Altrisogni 5 con Una luce di Claudio Vergnani.

Dario Tonani, giornalista professionista e fra i più interessanti autori italiani di fantascienza, ha scritto un'ottantina di racconti pubblicati in antologie, riviste e quotidiani nazionali, oltre a diversi romanzi (questi ultimi tutti per Urania Mondadori: Infect@, 2007, L’algoritmo bianco, 2009, Toxic@, 2011). Ha pubblicato anche l'antologia personale Infected Files (Delos Books, 2011) e il visionario ciclo steampunk di Mondo9 (raccolto di recente nella Collana Odissea, Delos Books). La sua ultima raccolta di racconti inediti è WAR - Weapons. Androids. Robots. (Mezzotints Ebook, 2013). Come se non bastasse, con le sue opere Dario ha vinto numerosi concorsi, tra i quali i premi Tolkien, Lovecraft, Italia e Robot.

Claudia Graziani, nata a Napoli, svolge attività forense, è mediatrice civile e docente di Economia e Diritto; i suoi racconti sono stati selezionati per lo Speciale Fantascienza di Writers Magazine Italia e per l’antologia 365 storie d’amore, entrambi editi da Delos Books.
Il loro racconto Incroci, che potrete leggere su Altrisogni n.6, ci regala uno scorcio di un mondo futuristico in cui l’impossibilità del contatto e l’esigenza del controllo sono spinte agli estremi...
Ma come si realizza l’incontro tra la scrittura e il mondo di due differenti autori? Scopriamolo grazie all’esperienza di Dario e Claudia, attraverso le loro risposte alla nostra intervista.




Altrisogni: Potete dirci come nasce Incroci e l’idea di scriverlo assieme? Il suo mondo dettagliato sembra essere appena intaccato dal racconto, come se ci fosse ancora molto altro “là fuori”: è un caso o il frutto di una preparazione attenta?

Dario Tonani e Claudia Graziani: L'idea del racconto nasce chiacchierando di tutt’altro, come spesso accade quando si scrive una storia. La cosa curiosa è che Acrosia, seppure con un altro nome, esiste davvero. E i suoi abitanti si comportano quasi esattamente come abbiamo descritto nel racconto, e inoltre piove sempre. Una città misteriosa, incantata e chissà con quali altri interessanti enigmi da raccontare! Quindi, portare Acrosia sulla carta [anche se Altrisogni non è cartacea, NdR.] è stato molto spontaneo e naturale. Chissà che in futuro non ci si possa tornare con una nuova storia…

A.: Quali sono le difficoltà e quali gli stimoli della scrittura a quattro mani? Come si realizza l’incontro con l’universo di un altro autore? Che metodo di lavoro avete adottato?

D.T. e C.G.: Non credo ci sia un metodo preciso per scrivere a più mani, o quantomeno ce ne sono diversi, tutti validi. Ovvio che sia fondamentale trovare quello che va bene a entrambi, il che significa creare la sintonia, la complicità e il giusto grado di umiltà per fare un buon lavoro insieme. Ognuno di noi scrive con abitudini, procedure e stili del tutto personali, che difficilmente siamo disposti a cambiare. Nel caso di Incroci, l'abbattimento di queste barriere è stato un fatto automatico, come se a scrivere fosse una sola mano. Volevamo entrambi raccontare la storia sostanzialmente nello stesso modo; e questo non era affatto una conquista scontata, era necessaria sintonia in ogni passaggio. La parte più laboriosa è stata l'editing, perché abitiamo lontano (Milano e Napoli), ma ce la siamo cavata. In più, dobbiamo riconoscere che la redazione di Altrisogni ha fatto un lavoro splendido. E quello che rimane a entrambi di questa esperienza è un bellissimo ricordo di collaborazione e disponibilità reciproca. Un piccolo incantesimo, insomma.

A.: Sapendo che uno dei romanzi di Dario è stato già opzionato per il cinema (Infect@, Urania, 2007), e vista la chiara linea drammaturgica di Incroci, siamo curiosi di sapere: qual è il vostro rapporto con la rappresentazione cinematografica del mondo fantascientifico? Questo influenza la vostra scrittura, come accade per altri, portandovi a cercare ritmi, immagini e sequenze tipiche dell'universo “video”?

D.T. e C.G.: Siamo entrambi grandissimi appassionati del grande schermo. Il cinema è una fonte d’ispirazione formidabile, e certi ritmi narrativi arrivano proprio da lì, soprattutto dalle pellicole adrenaliniche. Ovviamente, libri e film pur raccontando storie entrambi lo fanno seguendo modalità e approcci diversissimi: logica sequenziale quella del testo scritto, complanare quella dell’immagine. Ma, fatte le debite “conversioni”, le due forme espressive sono molto più vicine di quanto si possa pensare. Ecco, sono quelle “conversioni” alle quali ci siamo tutti e due applicati scrivendo Incroci


Ringraziamo Dario Tonani e Claudia Graziani per le loro risposte e per la luce che la loro ottima scrittura e la loro disponibilità getta sul panorama letterario fantastico italiano.
Incroci ci regala la promessa di un universo molto più complesso e dettagliato, che sarebbe bello continuare a scoprire. Chi sono i Signori della Pioggia, misteriose “divinità” che dall’alto osservano gli abitanti di Acrosia e fissano le loro regole di vita? È possibile neutralizzare il fitto sistema di controllo panottico?
Vi invitiamo a scoprire se questi interrogativi troveranno risposta, presto su Altrisogni n.6… Buona lettura!




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