lunedì 25 febbraio 2013

Gli autori di Altrisogni: Mirko Dadich, tensioni distruttive

Mirko Dadich ha raggiunto la quota di tre presenze sulle pagine della nostra rivista digitale, con il racconto Doposcuola pubblicato su Altrisogni n.5. Lo avevamo conosciuto con Rosso in Altrisogni n.2 e ritrovato con Propositi di rinascita in Altrisogni n.3. Si è conquistato poi un posto nell'antologia Nel buio (dbooks.it) con Turno di notte.

La scrittura di Mirko è incisiva, ma suadente. Nel racconto Doposcuola
un ragazzo si muove tra le lacune della sua memoria personale e della memoria collettiva in un futuro ipertecnologico, in una società vuota che ci ricorda i grandi romanzi distopici (basti pensare a fenomeni di culto quali 1984 e A Clockwork Orange). L’adolescenziale ricerca di senso, frustrata, si fa tensione distruttiva e poetica.

Ecco le domande che abbiamo rivolto a Mirko.





Altrisogni: In Doposcuola ritroviamo la fantascienza cupa ma altamente tecnologica che connotava Propositi di rinascita (Altrisogni n.3). Stavolta l’ambientazione è quotidiana, familiare.  Il futuro che descrivi non sembra essere molto lontano. I tuoi racconti vogliono essere un monito?

Mirko Dadich: Uso la fantascienza per immaginare gli sviluppi futuri di una situazione attuale. Se ragiono sull'inquinamento penso che un domani l'atmosfera potrà collassare, se litigo con qualcuno penso che un domani mi potrebbe tagliare a fette con una frusta monomolecolare. La SF ha una grande capacità di previsione da molti sottovalutata, o peggio ignorata e snobbata.

A.: Fai un uso molto naturale della seconda persona. Puoi parlarci di questa scelta?


M.D.: Credo si adatti bene a un tipo di scrittura "fredda", come quella che uso in questi racconti. Non riesco a narrare in terza persona; invece, con questa scelta, posso muovermi intorno ai personaggi, ai luoghi, alla vicenda con distacco, ma moderato, come se li spiassi da molto vicino. Nel caso di Doposcuola, inoltre, posso rendere un velato tono accusatorio nei confronti del protagonista e del suo comportamento distruttivo.

A.: Dove e quando nasce in te l’idea di un racconto? C’è un luogo particolare in grado di ispirarti?

M.D.: Spesso ho difficoltà ad addormentarmi e, di solito, le idee arrivano in quei lunghi momenti di bilico prima del sonno. Le esamino, vedo fino a dove posso spingermi, le scarto o le accantono perché non sono in grado di renderle in modo efficace sulla carta. Forse sono le idee a causare l'insonnia. Non ho un luogo "magico", in generale ovunque a patto di potermi concentrare senza essere disturbato.





Nel buio (dbooks.it) è una raccolta
di racconti e fotografie a tema
curata da Altrisogni e D&N.
Un ringraziamento a Mirko, al quale auguriamo ancora tante notti insonni se gli regalano ispirazioni simili... Lo aspettiamo sui futuri numeri di Altrisogni.
E intanto, buona lettura a tutti!


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