Oggi più che mai la realtà dell'editoria e della narrativa fantastica è mutevole, e crediamo che sia importante comporre un quadro il più ampio possibile. Un quadro realizzato con tante piccole tessere di mosaico, con punti di vista che non siano solo i nostri.
Diamo il benvenuto a Ester "Valpur" Manzini, biologa, scrittrice e blogger, che ha all'attivo il romanzo fantasy L'abbraccio delle Ombre, edito da Asengard Edizioni nel 2007 e disponibile anche in ebook. In questo post Ester ci illustra brevemente e con ironia quali sono i rischi più comuni a cui si va incontro durante la ricerca di un agente letterario.
Vi auguriamo buona lettura e vi ricordiamo che potete seguire le peripezie di Ester anche sul suo blog Pesciolino d'argento.
CINQUE SCENARI DA INCUBO NELLA RICERCA DI UN AGENTE LETTERARIO
Una volta che il manoscritto di un romanzo è finito e sistemato, all’aspirante scrittore professionista non resta che fare una mossa: contattare un agente letterario.
Ci siamo passati più o meno tutti e anche noi abbiamo un elenco di professionisti cui inviare “il nostro pargoletto”. Siamo anche preparati a ricevere risposte negative, fanno parte del gioco... Tuttavia, non sono queste ultime a minare la salute epatica dello scribacchino. Sono i Grandi Nemici ad attentare al nostro fegato, quelle cinque “cose” che non vorremmo mai capitassero ma che, invece, sembrano essere molto frequenti. Eccole:
1) il Silenzio.
Un muro di granito contro cui si infrangono anche i più innocui “scusi, posso mandarLe il mio romanzo?”. Il tasto F5 si logora per il continuo refresh della casella di mail... Ma nulla. Nessuna notizia. E allora ci si preoccupa: li avrò mica offesi?
Non è difficile immaginare la mole di posta che un agente riceve ogni giorno, ma non essere considerati fa male. Meglio un freddo risponditore automatico che il Silenzio.
2) “Un mese e avrà la sua risposta in ogni caso!”
E poi le stagioni si susseguono, i capelli diventano bianchi. Si manda una mail per chiedere informazioni ma si ricade nel punto 1. Cari agenti, non illudeteci! Piuttosto, non garantiteci nulla.
3) “Ah, non le è arrivato il nostro rifiuto? Colpa del provider di posta!”
L’ho usata anche io questa scusa e non mi è mai sembrata credibile. Certo, sempre meglio del Silenzio, ma illudersi non fa mai bene.
4) “Per la lettura sono ventordici euro. Più la rappresentanza. E per ogni casa editrice contattata c’è l’obolo da pagare”.
Non mi piace pagare per farmi leggere, ma almeno per la rappresentanza (vera o presunta) vorrei evitare di sborsare. Un bel 10% sul ricavato no? Anche in questo caso basterebbe la chiarezza.
5) “Trattiamo tutti i generi, c’è scritto sul sito. Il tuo no, però”.
Evidentemente puzzo. Ah, no, scrivo fantasy, horror, sci-fi, weird...
Ester Manzini
http://pesciolinodargento.wordpress.com
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