La febbre si colloca a metà tra la fantascienza post-apocalittica e l’horror, con un’ambientazione visionaria e cupissima e momenti di puro gore. Sebbene non tutti gli elementi del setting vengano giustificati, la sua potenza e atmosfera sono sufficienti a farcelo accettare come credibile; ma il vero elemento di forza è, a nostro parere, l’idea dell’ibridazione dei corpi umani con quelli animali
Lo stesso protagonista-narratore, il Poeta dei Graffiti, è il più alto esempio di una perversa forma di body-art, basata sull’impianto di elementi bestiali quali corna, squame, artigli. Con lui si muovono il poeta Andrej Babilonia e il misterioso Astrologo, un vecchio cieco e di poche parole che i due accudiscono e portano in giro tra le macerie, su una sedia a rotelle. La Genti impiega uno stile pulito e personale, controllato, forse un po’ troppo distaccato per coinvolgere pienamente il lettore. Ma viste alcune pulsioni dei personaggi, forse è meglio così: avvicinarsi troppo potrebbe risultare sgradevole. Un romanzo affascinante, con molti pregi e pochi difetti, adatto a un pubblico consapevole e adulto.
SCHEDA DELL'OPERA
Titolo: La febbre
Autore: Francesca Genti
Editore: Castelvecchi, collana Torpedini
Pagine: 180
Prezzo: 16,00 euro (carta)
Link d'acquisto: http://www.amazon.it/La-febbre-Francesca-Genti/dp/8876152350
Questa recensione è stata pubblicata originariamente sul n.4 di Altrisogni - Rivista digitale di horror, sci-fi e weird, edito nel Settembre 2011.
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