In questo I racconti del sangue e dell'acqua Picciuti non dà mai l’impressione di premere sull’acceleratore, né di cercare l’effetto speciale per colpire il lettore. Eppure succede, quasi senza accorgersene, con immagini efficaci. Un killer che ci troviamo accanto al letto senza averlo sentito entrare, o un banco di nebbia che, potremmo giurarlo, un attimo fa non c’era.
A cavallo tra Clive Barker e il gotico padano, questa opera è a nostro parere una tra le migliori raccolte di genere mai uscite in Italia. Storie oniriche sposate a orrori reali, mostri della laguna e mostri dell’anima. Racconti che arrivano dritti al cuore, all’anima e alla testa del lettore: forse perché proprio di sangue e acqua siamo fatti, e i bravi scrittori sanno dove mirare prima di fare fuoco. Godibilissima anche l’introduzione del “maestro” Danilo Arona, quasi un breve saggio che integra alla perfezione la lettura dei racconti di Picciuti, e perfetta la cura dell’edizione da parte di Bel-Ami, casa editrice piccola ma coraggiosa con un catalogo di tutto rispetto, che va dall’horror di questo romanzo a nomi storici del calibro di Salgari e Deledda.
SCHEDA DELL'OPERA
Titolo: I racconti del Sangue e dell’Acqua
Autore: Daniele Picciuti
Editore: Bel-Ami Edizioni
Pagine: 160
Prezzo: 10 euro (carta); 4,99 euro (ebook)
Link d'acquisto: Cartaceo / ePub / Mobi
Questa recensione è stata pubblicata originariamente sul n.5 di Altrisogni - Rivista digitale di horror, sci-fi e weird, edito nel Luglio 2012.
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