Avere Andrea Carlo Cappi nella nostra “scuderia di scrittori” è un vero onore, così come lo è stato in passato ospitare Dario Tonani (Altrisogni n.6) e Claudio Vergnani (Altrisogni n.5). Per quei pochi che ancora – per qualche curioso motivo – non dovessero conoscere Cappi, rimandiamo senza indugio al suo gigantesco curriculum presente su Wikipedia, mentre qui diciamo solo che è una delle colonne portanti della collana di romanzi spy ed action Segretissimo Mondadori (firmati spesso con lo pseudonimo di François Torrent), che ha scritto numerosi romanzi originali con protagonisti personaggi del fumetto italiano quali Martin Mystére, Diabolik ed Eva Kant e che come traduttore ha curato le opere di autori quali Arthur Conan Doyle, Dashiell Hammett, Raymond Chandler, Erle Stanley Gardner, Ian Fleming, con particolare attenzione ai romanzi di 007 – James Bond, di cui è uno dei massimi esperti italiani.
Insomma, siamo davvero lieti di averlo a bordo di Altrisogni Vol.1 e di presentarvelo con questa intervista. Bando alle ciance, buona lettura.
Andrea Carlo Cappi: Difficile scegliere uno solo dei racconti di Stanislawsky. È un personaggio a cui torno sempre volentieri. Forse il racconto più importante è Il Grande Sceneggiatore, romanzo breve uscito in uno speciale estivo de Il Giallo Mondadori dedicato ai delitti del futuro, Sul filo del rasoio (2010); è un punto nodale della saga di padre Antonio: in quella storia è già un reduce di guerra, già impiegato in missioni segrete per conto di Sua Santità, caduto in disgrazia, che entra in contatto con l’eresia che dà il titolo a quella storia e rappresenta la mia religione personale, con tanto di pagina dedicata su Facebook: The Great Scriptwriter.
A.: Puoi dare qualche consiglio ai nostri lettori su come "gestire" un personaggio seriale nella dimensione del racconto e non solo nel romanzo?
A.C.C.: Quello di padre Stanislawsky è un caso particolare. La mia saga thriller principale, con i personaggi di Medina e Nightshade (le due serie sono parte dello stesso universo, anche se firmate rispettivamente come Andrea Carlo Cappi e François Torrent), seguono di norma lo scorrere del tempo reale. Per Stanislawsky invece ogni storia, per quanto indipendente dalle altre, è in realtà un tassello della sua biografia, che non scrivo in ordine cronologico, bensì muovendomi avanti e indietro nella sua timeline. Per cui questa avventura è al momento quella più avanti nella cronologia, addirittura posteriore ad Assassinio nell’astrocattedrale che uscirà quest’anno in un’antologia edita da Bietti; ma la prossima da scrivere è la sua primissima avventura, che lo vede come giovane recluta. Ho in mente a grandi linee il percorso della vita del personaggio, conosco alcuni momenti chiave della sua biografia – anche se alcuni riguardano storie ancora non scritte – e ogni tanto aggiungo un frammento qua e là. Trattandosi di una serie di fantascienza imperniata su una sorta di investigatore/agente segreto, mi diverto a inserire elementi di ogni genere narrativo, dall’avventura spaziale ai viaggi nel tempo, dalla detective story all’horror.
Cappi ha scritto i due romanzi ufficiali di Diabolik La lunga notte e Alba di sangue, entrambi editi in ebook da dbooks.it. |
A.C.C.: A Stanislawsky mi dedico sempre almeno una volta all’anno e si sta avvicinando il momento di riprendere un romanzo breve già abbozzato. Ho il progetto per almeno un paio di romanzi lunghi (uno dei quali potrebbe essere una graphic novel, se comparisse l’editore adatto: il disegnatore Giuseppe Onorati ha già fatto studi sui personaggi). Ho progetti anche per un altro paio di romanzi su Martin Mystère, dopo L’ultima legione di Atlantide uscito nel 2014 da Cento Autori.
A.: Chi volesse leggere ancora di Padre Stanislawsky, magari le sue vecchie imprese, come può fare?
A.C.C.: Dovrebbero essere recuperabili le antologie Stirpe angelica (Edizioni della Sera), La biblioteca dell’immaginario (Nocturna), Notturno alieno (Bietti) e Sinistre presenze (Bietti). Poi spero, un giorno, di raccoglierle tutte e riordinarle in raccolte cronologiche.
A.: Hai grande esperienza anche nella scrittura di saggi (sul fenomeno James Bond, sulla storia e i segreti di Marilyn Monroe, su Grace Kelly, sulla scrittura stessa…), ma poi torni sempre e comunque alla narrativa. Cosa ti attrae davvero della narrativa? Potresti mai pensare di "fare senza"?
A.C.C.: La maggior parte delle opere di saggistica sono in fondo anche quelle storie, per quanto basate su fatti reali. Ma di sicuro la mia passione è la narrativa. Non riuscirei a vivere senza inventare di continuo nuove storie. È una necessità che ho sin dall’infanzia. Suppongo che sia nata dall’esigenza di fare, attraverso i miei personaggi, in universi immaginari e alternativi ciò che non potevo fare nel mondo reale. Nel tempo è diventato un modus vivendi.
Altrisogni Vol.1 contiene 7 opere di narrativa fantastica di Abietti, Bommarito, Dadich, Grazzini, Guarnieri, Lega e Cappi. |
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grande!
RispondiEliminaCappi è lo scrittore multi-tasking per eccellenza :D
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