martedì 9 settembre 2014

Recensione: "E poi la sete" di Alessandra Montrucchio

Edito da Marsilio, E poi la sete evoca lo spettro di un futuro non troppo lontano e nemmeno improbabile: l’acqua è una risorsa rara e preziosa. La vicenda è ambientata in una nazione europea, dove la popolazione vive in piccoli insediamenti e in una grande capitale divisa in settori quasi indipendenti. Su tutto incombe inesorabile la scarsità di acqua. E poi scoppia il caos. Una rivolta, una lotta di potere, un conflitto epocale per la sopravvivenza. I protagonisti, Sara e Gael, sono l’antitesi degli eroi: sono affetti da manie, da paure, da debolezze invincibili. Sono in balia di un mondo violento, spietato e arido.

Il mondo di Alessandra Montrucchio è cromaticamente e olfattivamente vivo e pulsante. Lo stile è vario: passa dalla dolcezza dei ricordi alla cruda e realistica violenza degli stupri. Quasi sperimentale, a volte, con dialoghi privi di punteggiatura. Oppure veloce e tagliente, anche quando è chiuso in un formato più tradizionale.
Un’opera interessante, con molte idee originali, valorizzate dalla scrittura di un’autrice brava e matura.


SCHEDA DELL'OPERA

Titolo: E poi la sete
Autore: Alessandra Montrucchio
Editore: Marsilio
Pagine: 272
Prezzo: 18,00 euro (carta) / 4,99 euro (ebook)
Link acquisto: Cartaceo / ePub / Mobi

Questa recensione è stata pubblicata originariamente sul n.1 di Altrisogni - Rivista digitale di horror, sci-fi e weird, edito nel Settembre 2010.


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