Altrisogni 6 ospita un nuovo racconto horror non sovrannaturale: Il dipinto di lacrime e
sangue di Alexia Bianchini. Dopo Cena romantica di Simona Gervasone pubblicato su Altrisogni 4, infatti, tocca ora ad Alexia e alla sua scrittura ricercata regalarci un’esperienza sensoriale capace di coniugare più livelli di
espressione artistica. Non a caso Alexia è autrice di diversi
romanzi (tra gli altri MINON e Io vedo dentro te, Ciesse edizioni;
Scarn, la nuova era dei vampiri, Linee Infinite) nonché curatrice di
collana per CIESSE edizioni, direttrice del web magazine Fantasy Planet e direttrice editoriale di La Mela Avvelenata.
Siamo lieti di ospitarla per la prima volta sulle pagine della nostra rivista elettronica. Ecco come ha risposto alle nostre domande
Siamo lieti di ospitarla per la prima volta sulle pagine della nostra rivista elettronica. Ecco come ha risposto alle nostre domande
Altrisogni: Il tuo racconto “Il dipinto di lacrime e sangue” ci ha fatto pensare subito non solo a una forma di perversione e sadismo, quanto a certe forme di arte contemporanea, performativa e non, in primis ovviamente la body art (scarificazione, suspension, impianti sottocutanei). Con il tuo racconto, e nella vita, come ti posizioni rispetto a queste forme di espressione? A quale esigenza rispondono secondo te?
Alexia Bianchini: Non ci trovo nulla di male, se il desiderio di modificare il proprio aspetto deriva da un bisogno interiore e non dalla moda.
A.: Nella tua scrittura appare una
ricerca stilistica e, in questo caso, estetica e coloristica molto
forte. Quanto tempo dedichi alla ricerca della forma? Quanta
importanza ha per te?
A.B.: Prima e durante la stesura faccio
molte ricerche. Per questo racconto in particolare ho cercato un
fiore rosso che potesse ispirare un serial killer, trasformandolo in
un artista della carne.
A.: Vista la tua esperienza di
scrittrice, editor nonché direttrice del web magazine Fantasy
Planet, ti chiediamo: che ruolo ha il fantasy nel panorama della
letteratura italiana? O che ruolo potrebbe avere e cosa si può fare
per promuoverlo?
A.B.: Dire che il fantasy in Italia è
relegato in un cantuccio è abbastanza scontato. È ghettizzato da
tempo in ruoli prestabiliti, nella scorretta convinzione che sia
destinato solo a un pubblico di bambini e adolescenti. Dare una
spiegazione a questa magra situazione è assai complesso, potrei
parlarne per ore, infatti è uno degli argomenti più gettonati fra
noi scrittori di sci-fi e fantasy, ma per sdrammatizzare credo
basterà mostrarvi una discussione tipo:
B: “Fantasy? Per bambini? Con i
vampiri? Ci sono le fatine?”
A: “Sai, ho scritto un romanzo
mainstream”
B: “Wow, dici davvero?”
Volete vedere come reagiscono quando
dico che scrivo horror?
Ebbene, attraverso Altrisogni ci
proponiamo di offrire spazi di sempre maggiore visibilità e
“credibilità” ad autori consolidati come Alexia e a giovani
autori emergenti che hanno voglia di lanciarsi, in barba ai
pregiudizi e alle mode, nel mondo della scrittura horror e sci-fi.
Ringraziamo quindi Alexia per il suo contributo a questo numero della
rivista.
Non ci resta che augurarvi una buona
lettura, in vista della prossima uscita di Altrisogni 6.
oooohhhhh la bossa ;-)
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